1969. l' uomo sbarca sulla Luna. by Andrea Crespi
Il 20 Luglio del 1969, dopo 3 giorni di viaggio, il comandante americano della missione Apollo 11 Neil Armstrong ed il pilota del modulo lunare ( LEM ) Edwin"Buzz" Aldrin, alle ore 22:23 misero piede sull' unico satellite del nostro pianeta, la Luna.
Il mondo, quella notte, si fermò a guardare in cielo mentre 2 suoi abitanti erano intenti a passeggiare sul "Mare della Tranquillità", la zona lunare dello sbarco, per 21 ore e 36 minuti. L' uomo si spinse oltre i suoi limiti come Andrea, autore di questa mastodontica struttura riguardante proprio quei momenti.
Mentre vi presento, con esplicite foto, le fasi di questa sua opera, vi riporterò una piccola intervista fatta giorni fa.

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Capochino: "Ciao Andrea, tutto bene?"
Andrea: "
Ciao, si egregiamente come sempre"

C. "Dimmi, come ti è venuta questa idea?"
A. "
E' stato un colpo di fulmine, qualcosa dentro di me aveva sussurrato di realizzare un opera che avesse a che fare con l' avvenimento più sorprendente che l' uomo avesse mai portato a termine .... e così ho cominciato a studiare un modo per costruire il LEM durante lo sbarco sulla Luna"

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C. "Quando è nata la tua passione per le vicende spaziali che hanno caratterizzato la storia del nostro mondo?"
A.
"Devo dire che non c'è una data precisa, ricordo che fin da piccolo ero appassionato di tutto ciò che riguardava lo spazio, credo di avere ancora un quadernetto dove da piccolino segnavo tutti i pianeti del nostro sistema solare e le relative caratteristiche"

C. "Quando iniziasti questo progetto?"
A.
"Iniziai a pensarci più di 9 mesi fa ma cominciai quasi immediatamente perchè avevo tutto in testa e non volevo perdere l' attimo creativo..... mi precipitai ad acquistare legno, polistirene e attrezzature adatte all' evenienza"

C."Hai seguito un progetto di qualche scatola di montaggio? In che scala è il LEM?"
A.
"No"   ride  "Non ho seguito nessuna scatola di montaggio, semplicemente perchè non esiste al mondo un soggetto di queste dimensioni da costruire. Presi soltanto, via internet, i due "pupazzi" rappresentanti Armstrong e Aldrin che sono già in scala 1:6 (circa 30 cm di altezza), da quelli partì tutto..... ovviamente in scala"

C. "E' incredibile! Ma come hai fatto con le misure?"
A. "
Conosci attrezzi come il goniometro e righello? Bene, usandoli su foto prese da internet del modello originale, e facendomi aiutare da una calcolatrice, ho fatto tutto con questi 3 strumenti..... niente di chè"

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C. "Dici niente! ..... hai mai avuto difficoltà o intoppi vari?"
A.
"Ho sempre creduto di farcela, ero convinto al 100% di poterci riuscire anche se ho avuto attimi di difficoltà ma mai di sconforto. Io vivo per le sfide e questa, come sempre, l' ho superata con convinzione e fiducia in me stesso. Sono contento soprattutto nel vedere le facce di chi non ci credeva, giustamente, non avevo mai fatto una cosa del genere.... fino ad adesso"

C. "Devo dirti che anche io non ci credevo ^^"
A.
"Lo so" ride "Uomo di poca fede!"

C. "Che materiali hai utilizzato e quanto hai speso?"
A.
"Ho utilizzato legno, polistirene, polistirolo, colla, chiodi, viti, domopak, plastica, cartone, pittura acrilica e non e tanti materiali di scarto.... ci sono anche dei vasetti per fiori, 4 tegole ed un galleggiante per sciacquoni del bagno. Ho speso soprattutto in tempo, molto tempo ma se proprio vuoi sapere quanto ho speso in euro posso dirti di aver superato i 3000 euro, comprendendo la mega teca in plexiglass con impiato di illuminazione a LED e sfondo fotografico rappresentante la terra in lontananza."

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C. "Hai mai pensato di mollare tutto?"
A.
"Stai scherzando vero?" sorride "Non mi è mai passato neanche per l' anticamera del cervello, anche quando realizzai la parte superiore destra del LEM, il momento più difficoltoso per via dei tagli obliqui molto difficili da riprodurre a mano libera"

C. "Che attrezzature hai usato? ti sei fatto aiutare?"
A.
" Ho utilizzato principalmente 3 attrezzi, la sega, una lama a caldo, per il taglio del polisitirene, e le mie mani. Tutto qui. Avrei potuto farmi aiutare da un falegname ma avrei perso tutto lo spirito con cui affronto le sfide... se non c'è difficoltà non sono stimolato e perdo interesse. Siccome l' impresa era ardua mi sono divertito molto a studiarte modi e metodi per affrontare il lavoro. Diciamo che l' unico aiuto che ho ricevuto è stato il tuo per la base della Luna e la teca fatta da un professionista... ed anche pagata, non cara ma sempre pagata!" ride

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C. "Quanto potrebbe pesare tutto il LEM e quanto è grossa tutta la scena?"
A.
"Siamo intorno ai 30 Kg solo il modulo lunare (LEM) tutta la scena occupa uno spazio di 180 cm di larghezza e lunghezza per più di 2 metri di altezza, con tutta la teca in plexiglass"

C. "Cosa hai intenzione di farci adesso?"
A.
" Intanto me lo godo per almeno 1 anno nella mia taverna, poi non saprei, potrei anche venderlo o darlo a qualche museo di zona"

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C. "Ecco, a quanto lo venderesti un modello del genere?"
A.
"Sinceramente non saprei, il valore affettivo è inestimabile ma commercialmente potrebbe costare molto.... ma non saprei proprio." ride

C. "Per la base come ti sei mosso?"
A.
"Bhè..." ride "... questo dovresti dirlo tu visto che mi hai aiutato, no?"

C. "Lo so ma l' intervista te la sto facendo io .... rispondi!"
A.
... ridendo "Va bhè .... ho voluto inscenare lo sbarco sulla luna non proprio come nella realtà ma solo per enfatizzare 2 momenti molto particolari di quella notte del 69. Il primo piede di Armstrong e il posizionamento della bandiera Americana sul suolo lunare. Abbiamo usato gesso misto a segatura per dare un fondo e poi lo abbiamo colorato con un grigio base e lumeggiato con la tecnica del drybrush bianco. Le rocce sono spugne intrise di colla e trattate con la medesima tecnica... tutto qui, ma tu lo sai meglio di me" ride



C. "Lo rifaresti? Uguale intendo..."
A.
"No, non credo, il lavoro è lunghissimo ed ormai non sarebbe più una sfida, oltretutto l' ispirazione per un lavoro arriva solo una volta, adesso sarebbe un peso per me."

C. "Hai in mente qualcosa di altro?"
A.
"Avrei in mente qualcosa di altro ma lo spazio non me lo consente .... per ora"

C. "Bene Andrea, abbiam finito, ha qualcosa di altro da dirci?"
A.
"Si, sono contento del lavoro che ho fatto soprattutto perchè era la prima volta che mi cimentavo in una cosa del genere, insomma, credo che il fatto di non aver mai tenuto in mano una sega fino al concepimento del LEM è un buon stimolo per tutti quelli che hanno in mente un progetto ma non ancora il coraggio di iniziarlo.... credeteci!!"

Perfetto, Andrea ha commissionato un bel servizio fotografico ad Andrea Monachello, un fotografo professionista che ha fatto un lavoro superbo.
Se volete farvi un giro sul sui sito per dare un' occhiata alle sue foto, l' indirizzo è www.andreamonachello.it, merita davvero. La capacità di immortalare, con la giusta atmosfera, questo lavoro è davvero impressionante. Ottimo lavoro Andrea.

Qui sotto una delle foto più suggestive ed in gallery una bella sfilza di foto, sempre ovviamente by Monachello, di quest' opera nata dal desiderio e la passione di un ragazzo che fino a poco tempo fa non avrebbe mai pensato di poter realizzare.


Andrea è anche proprietario di un negozio di videogiochi, giochi da tavolo ed action figures, presente nella sezione link del sito.
Nel caso decideste di adarlo a trovare notereste come la sua passione per lo spazio ha influenzato anche lo stile del suo bel negozio. Alzare gli occhi al cielo è come sognare, soprattutto quanto un cielo stellato vi fa compagnia.

www.quintadimensione.it

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