Ruggero, l'Ippogrifo e la Manticora
Inviato: 01/10/2018, 19:55
Feci questa "scena" di duello ( si può chimare diorama di un duello ? ) fondamentalmente per due motivi: avere una variante di una splendida cavalcature bretoniana quale l'Ippogrifo e provare dare nuova vita ad un piccolo giocattolo danneggiato nel passare dei decenni, che seppur non essedno un "modellino" era secondo me meritevole di una seconda vita.
ma prima, che cos'è un Ippogrifo ( per gli amici Pippogrifo o Ippopollo)
L'ippogrifo è una creatura mitologica assai rara, nel vero senso della parola; è infatti una creatura che non è stat usata con abbondanza daglòi autori.
Forse proprio per questo da bretoniano sono davvero orgoglioso di avere una simile bestia tra le nobili cavalcature dei miei cavalieri!.
Il primo a parlare di ippogrifo fu Virgilio nelle "bucoliche" dove lo prese come esempio di cosa impossibile. L'ippogrifo nasce dall'unione di un grifone e di uan cavalla; cosa inpossibile per il fatto che i due animali si odiano.
In questo modo l'ippogrifo oltre a rappresentare l'impossibile e quindi la potenza della fantasia può essere visto come simbolo dell'amore impossibile.
L'ippogrifo però acquista definitivamente il giusto rango di nobile cavalcatura con l'Ariosto che lo immortala come cavalcatura prediletta dagli eroi nel suo "Orlanbdo Furioso"
“Non è finto il destrier, ma naturale,
ch'una giumenta generò d'un Grifo:
simile al padre avea la piuma e l'ale,
li piedi anteriori, il capo e il grifo;
in tutte l'altre membra parea quale
era la madre, e chiamasi ippogrifo;
che nei monti Rifei vengon, ma rari,
molto di là dagli aghiacciati mari.”
"Quello ippogrifo, grande e strano augello,
Lo porta via con tal prestezza d'ale,
Che lascieria di lungo tratto quello
Celer ministro del fulmineo strale.
Non va per l'aria altro animal sì snello,
Che di velocità gli fosse uguale:
Credo ch'a pena il tuono e là saetta
Venga in terra dal ciel con maggior fretta.
19. Poi che l'augel trascorso ebbe gran spazio
Per linea dritta e senza mai piegarsi,
Con larghe ruote, omai de l'aria sazio,
Cominciò sopra una isola a calarsi,
Pari a quella ove, dopo lungo strazio
Far del suo amante e lungo a lui celarsi,
La vergine Aretusa passò invano
Di sotto il mar per camin cieco e strano."
ed è sempre qui nell'orlando furioso che l'ppogrifo diviene la cavalcatura che usa Ruggiero per slavare angelica dal mostro
è la tipica scena di eroe che slava la bella in pericolo, in pratica è la riproposizione di Bellerofonte che cavalcando Pegaso uccide la chimera
oppure alcune rivisitazioni di Perseo che sempre cavalcando Pegaso uccide il titano e salva Andromeda.
Il fatto che l'ippogrifo sia la cavalcatura del re di bretonnia quindi non può che rendere (no)i bretonaini ancora più orgogliosi che un simile animale sia solo e soltanto bretoniana! la cavalcatura perfetta per eroici cavalieri!.
Però, il mondo di warhammer era pullulato di molti esempi di creature di ogni sorta, l'ippogrifo è rimasto negletto, efficgato solo nell'unico modello che lo rappresenta : Beaquis, il destriero alato di Re Louen.
aprofittando della testa in più di ippogrifo che presi all'epoca, ho fatto una semplica modifica sul corpo di un pegaso, sostituendo la testa e modificando gli arti anteriori:
ho poi aggiunto delle ali in una postura diversa da quelle di plastica originali dei pegasi:
gli ho dato un cavaliere:
e rifinito tutto con la materia verde:
Veniamo ora alla Chimera. lo so, è un giocattolo ma non insultatemi per questo.
secondo me qul giocattolo merita.
l'ho ritrovato mentre stavo in soffitta a fare la cernita dei giochi vecchi da dare a mio nipote, c'è il rischio che opezzi troppo piccoli vengano persi persempre o che vengano ingeriti o qualcos'altro. "rumegando rumegando" ho trovato questo leone-tigre, con la coda spezzata, l'ho visto e mi son detto: "questo qui merita"
è quindi una mia scommessa personale riuscire a rendere questo giocattolo degno di diventare una bestai di warhammer.
questo è il modleo di paretenza:
ripeto, è un giocattolino in gomma dura, ma il dettaglio è a parer mio davvero buono, e ho iniziato i preparativi per la riparazione della coda infilando un fil di ferro
ho quindi iniziato a lavorarci facendo la base per la coda e aggiungendo le ali:
ho iniziato a omgeneizzare le parti con la materia verde:
o finito la coda:
e in fine gli ho fatto artigli e zanne:
e alla fine è venuto fuori lo scontro:
ma prima, che cos'è un Ippogrifo ( per gli amici Pippogrifo o Ippopollo)
L'ippogrifo è una creatura mitologica assai rara, nel vero senso della parola; è infatti una creatura che non è stat usata con abbondanza daglòi autori.
Forse proprio per questo da bretoniano sono davvero orgoglioso di avere una simile bestia tra le nobili cavalcature dei miei cavalieri!.
Il primo a parlare di ippogrifo fu Virgilio nelle "bucoliche" dove lo prese come esempio di cosa impossibile. L'ippogrifo nasce dall'unione di un grifone e di uan cavalla; cosa inpossibile per il fatto che i due animali si odiano.
In questo modo l'ippogrifo oltre a rappresentare l'impossibile e quindi la potenza della fantasia può essere visto come simbolo dell'amore impossibile.
L'ippogrifo però acquista definitivamente il giusto rango di nobile cavalcatura con l'Ariosto che lo immortala come cavalcatura prediletta dagli eroi nel suo "Orlanbdo Furioso"
“Non è finto il destrier, ma naturale,
ch'una giumenta generò d'un Grifo:
simile al padre avea la piuma e l'ale,
li piedi anteriori, il capo e il grifo;
in tutte l'altre membra parea quale
era la madre, e chiamasi ippogrifo;
che nei monti Rifei vengon, ma rari,
molto di là dagli aghiacciati mari.”
"Quello ippogrifo, grande e strano augello,
Lo porta via con tal prestezza d'ale,
Che lascieria di lungo tratto quello
Celer ministro del fulmineo strale.
Non va per l'aria altro animal sì snello,
Che di velocità gli fosse uguale:
Credo ch'a pena il tuono e là saetta
Venga in terra dal ciel con maggior fretta.
19. Poi che l'augel trascorso ebbe gran spazio
Per linea dritta e senza mai piegarsi,
Con larghe ruote, omai de l'aria sazio,
Cominciò sopra una isola a calarsi,
Pari a quella ove, dopo lungo strazio
Far del suo amante e lungo a lui celarsi,
La vergine Aretusa passò invano
Di sotto il mar per camin cieco e strano."
ed è sempre qui nell'orlando furioso che l'ppogrifo diviene la cavalcatura che usa Ruggiero per slavare angelica dal mostro
è la tipica scena di eroe che slava la bella in pericolo, in pratica è la riproposizione di Bellerofonte che cavalcando Pegaso uccide la chimera
oppure alcune rivisitazioni di Perseo che sempre cavalcando Pegaso uccide il titano e salva Andromeda.
Il fatto che l'ippogrifo sia la cavalcatura del re di bretonnia quindi non può che rendere (no)i bretonaini ancora più orgogliosi che un simile animale sia solo e soltanto bretoniana! la cavalcatura perfetta per eroici cavalieri!.
Però, il mondo di warhammer era pullulato di molti esempi di creature di ogni sorta, l'ippogrifo è rimasto negletto, efficgato solo nell'unico modello che lo rappresenta : Beaquis, il destriero alato di Re Louen.
aprofittando della testa in più di ippogrifo che presi all'epoca, ho fatto una semplica modifica sul corpo di un pegaso, sostituendo la testa e modificando gli arti anteriori:
ho poi aggiunto delle ali in una postura diversa da quelle di plastica originali dei pegasi:
gli ho dato un cavaliere:
e rifinito tutto con la materia verde:
Veniamo ora alla Chimera. lo so, è un giocattolo ma non insultatemi per questo.
secondo me qul giocattolo merita.
l'ho ritrovato mentre stavo in soffitta a fare la cernita dei giochi vecchi da dare a mio nipote, c'è il rischio che opezzi troppo piccoli vengano persi persempre o che vengano ingeriti o qualcos'altro. "rumegando rumegando" ho trovato questo leone-tigre, con la coda spezzata, l'ho visto e mi son detto: "questo qui merita"
è quindi una mia scommessa personale riuscire a rendere questo giocattolo degno di diventare una bestai di warhammer.
questo è il modleo di paretenza:
ripeto, è un giocattolino in gomma dura, ma il dettaglio è a parer mio davvero buono, e ho iniziato i preparativi per la riparazione della coda infilando un fil di ferro
ho quindi iniziato a lavorarci facendo la base per la coda e aggiungendo le ali:
ho iniziato a omgeneizzare le parti con la materia verde:
o finito la coda:
e in fine gli ho fatto artigli e zanne:
e alla fine è venuto fuori lo scontro: