buongiorno a tutti! finalmente trovo il tempo per aprire questo topic e iniziare il lavoro.
complimenti a tutti i concorrenti che hanno già fatto non solo l'inizio ma anche una buona parte del lavoro
Settore Sci-fi, elemento scenico giocabile, tema Laboratorio.
siccome per regolamento si può fare qualcosa di grande, prendo spunto dal commento di un utente, e farò 2 elementi (già piuttosto grandi da 30x30 ma giocabili), uniti su una sola base, che formeranno un solo elemento da 60x30 cm. altezza non so ancora... ho notato che per il mio modo di procedere, sono gli elementi stessi che ci mostrano come vogliono diventare man mano che assembli i pezzi..
Userò prevalentemente rottamaglia e RUMENTA (termine imparato dal mitico ESO che saluto
) e alcuni pezzi di scarto da macchinari della mia azienda, e naturalmente tanto polistirene e polistirolo e tubi vari.
Ho intenzione di inserire qualche piccolo pezzo acquistato, ma chiederò prima per sicurezza
nel prossimo post, metterò qualche foto dei pezzi di partenza.. grazie a tutti per l'attenzione
Inserisco ora sotto spoiler un breve background di tale laboratorio preso da un raccontino di ambientazione warhammeriana che ho scritto tempo fa.
"Il pianeta Cobalt II del settore Scarus nel Segmentum Obscurus, attualmente considerato un un mondo industriale parzialmente attivo, fù nelle passate ere un mondo ferale cosparso di estesissime giungle e foreste, ora è ridotto ad un immenso reticolato di tubazioni alternate da giganteschi impianti di lavorazione e raffinerie del suo prezioso contenuto. Le aree verdi erano praticamente sparite in gran parte del continente e aride colline facevano capolino ogni tanto tra le infinite linee di tubi, collettori, pipe e torri di scarico o raffreddamento in parte inutilizzate e in decadimento. Ma il sito industriale della Nur-Plast era ancora attivo, almeno dagli ultimi rapporti.
Questo insediamento era piuttosto importante, anzi tutto questo mondo industriale era strategico ed era uno dei pianeti che l'Adeptus Mechanicus utilizzava maggiormente per via delle preziose risorse che conteneva. Vi erano infatti immensi giacimenti naturali del principale componente combustibile utilizzato per la produzione di alcune varianti di promezio e di un particolare liquido organico simile all'antico petrolio, ma di colore giallo e molto più denso... si sono perse le traccie e le memorie storiche del periodo di inizio colonizzazione, ma già dall'epoca della Grande Crociata i continenti terrosi emersi, un tempo ricchi di vegetazione indigena, sono stati ampiamente sfruttati fino ad oggi. La Nur-Plast è una azienda parzialmente indipendente che opera per l'Imperium ma che intrattiene rapporti commerciali anche con altre razze. Grazie al contributo sostanzioso di carburante raffinato, che viene utilizzato da quasi tutti i tipi di mezzi di terra dell'Astra Militarum e alle conoscenze con le alte sfere dei tecnopreti di Marte, viene permesso all'antica casata proprietaria di questi sfruttamenti naturali, la casata Nur appunto, di avere un certo grado di autonomia, nel poter gestire senza troppa curiosità, una propria rete di vendita all'esterno...
Inoltre, un antico e delicato processo di raffinamento e sintesi di questo combustibile di origine organica, permette di produrre un componente chimico indispensabile alla produzione industriale del plastacciaio. Proprio all'interno di questa antica raffineria costruita a sua volta su rovine di archeologia industriale, sorge il laboratorio di Ricerca e Sviluppo. Sembra che proprio qui siano stati sviluppati e detengano tutt'ora le preziose ricette, le varianti del promezio più distruttivo e devastante in dotazione a numerosi capitoli di Space Marines.."