Il Calice delle Anime (parte 2)

Il gruppo arriva a Macridi con il prigioniero Non Morto. Non sono molto contenti per il semplice motivo che il loro "trofeo" non parla... Non sembra senziente.

Entrando in città notano subito che di fronte alla casa-negozio di Sivent il mercante di tessuti, c'è un manipolo di miliziani che confabulano tra loro. Al centro, Sivent e Dartel stanno discutendo animatamente.

Il carro degli avventurieri si avvicina cigolando e Sheldon scende per primo seguito da tutti gli altri. Sivent, facendo zittire i militari, chiede subito notizie della missione ma non ne riceve di buone... il piano è fallito ma forse, il prigioniero, potrebbe essere la chiave per trovare il covo dei banditi.

Dartel si allarma immediatamente, un Non Morto è in città e lui è responsabile dell'incolumità dei cittadini.

Ordina subito, a due dei suoi, di andare a serrare il portone principale ed avvisare il resto dei militari, la situazione potrebbe degenerare. Sheldon ed il resto degli avventurieri non sembra molto convinto e inizia una discussione molto pesante con il capitano della milizia cittadina

Sivent cerca di mediare ma i due non sembrano essere troppo d'accordo sul futuro del prigioniero

Dartel si sente responsabile per la pericolosità della situazione, Sheldon è fermo nelle sue decisioni e pretende di scegliere l'uomo che dovrebbe studiare il caso.

Niente da fare, i due non sembrano proprio trovare un accordo e stanno quasi per passare alle mani. Dartel si fa valere e davanti ai suoi uomini sfodera tutta la sua autorità ... anche in modo molto prepotente.

A Sheldon non va giù e il gruppo si fa avanti prendendo le sue difese...

Comincia una sorta di sfida fatta di parole e sguardi... Il gruppo capisce che Dartel, purtroppo, ha il coltello dalla parte del manico, essendo spalleggiato dai suoi uomini, ben armati ed addestrati, ed avendo dalla sua la responsabilità della sicurezza cittadina.

Il Non Morto viene portato alla guarnigione sotto gli occhi di tutti. Il potere della milizia, ancora una volta, prende le redini della situazione e, senza conseguenze, si ritira.

Tyrion, nel mentre, si accorge che il corvo, avvistato nel luogo dell'imboscata, si ripresenta appollaiato su un cornicione. Lo punta e scocca una freccia che non colpisce il bersaglio ma che lo fa scappare per poi appollaiarsi su un tetto di una casatorre vicina. La cosa è sospetta e dice agli altri che ha intenzione di capire cosa vuole... sembra quasi voglia essere seguito.

Il gruppo saluta Sivent e corre dietro al Ranger che è già molti metri avanti

Dopo poche strade e qualche angolo buio il gruppo raggiunge Tyrion che, come impalato, indica il fondo di una strada.

Tre loschi figuri sembrano tenere in scacco un personaggio sottomesso... Il riflesso di una spada coglie l' attenzione di Brenson. Bisogna fare qualcosa!

Il corvo sembra osservare la scena dall'alto di una passatoia, dopo una rapida consultazione gli avventurieri decidono il piano da attuare e cominciano a muoversi

Uno dei loschi figuri colpisce a morte lo sfortunato "prigioniero" che cade ai suoi piedi, mentre il tipo più alto fa cenno agli altri due di avanzare.

Tyrion prepara il suo arco ed incocca la prima freccia, Draven comincia a gesticolare per scagliare qualche sua magia verso i suoi nuovi nemici e Sheldon decide di aggirare la scena portandosi all' interno del porticato sulla sinistra. Brenson è quello che non aspetta nessuno e si scaglia contro i malviventi.... Svolt attende... Deve prima capire cosa succederà per poi attaccare di conseguenza.

Alla luce di una lanterna le due figure, avvolte il lunghi mantelli blu notte, vengono riconosciuti come i malviventi che hanno attaccato il gruppo alla città in rovina, durante l' incontro con l' informatore.

Tyrion prende di mira il nemico più lontano perchè sta infierendo pesantemente contro il povero malcapitato. Sheldon aggira gli avversari e Draven colpisce sicuro con i suoi dardi magici.

Le cose si mettono male per i due nemici, Sheldon e Brenson colpiscono duro e di certo non hanno voglia di far prigionieri. Il terzo nemico percepisce una certa disparità di forze e volta le spalle per poter fuggire indisturbato.

Svolt decide che il suo aiuto è poco richiesto ma dà una mano ugualmente... Il fuggitivo lascia a terra sanguinante la sua vittima e se la dà a gambe levate.

Tyrion e Draven colpiscono dalla distanza ma ormai sembra non ci sia più storia... Il Ranger, vista la situazione nettamente a loro favore, decide di rincorrere il terzo malvivente...

...Ma purtroppo sembra ormai troppo tardi, prova a colpirlo con una freccia ma niente da fare.

Rincorrendolo per qualche via si accorge di aver perso le tracce e torna indietro dai suoi compagni.

Al suo ritorno trova Brenson che, fortunatamente, riesce a stabilizzare e curare in parte il povero uomo che li invita nella sua dimora per dare spiegazioni.

I nostri eroi si ritrovano in una piccola casa costruita con pietre e legno di scarsa qualità, molto spartana e molto piccola. Il personaggio si chiama Endar ed il corvo è suo, il suo nome e Mignolo. Usa Mignolo per controllare quello che ultimamente sta succedendo in città, riesce a vedere tramite i suoi occhi. E' un po' che segue la compagnia perchè ultimamente non arrivano più forestieri... Loro sono la sua unica chance per cercare di cambiare gli eventi.

Dichiara di essere il fratello maggiore di Sivent, il mercante, e dice che sono già due lunghi anni che non si parlano. Suo fratello è andato fuori di testa ed il potere commerciale lo ha completamente soggiogato.

Dice: "Pochi giorni fa, prima del vostro arrivo, Bellum, il mercante di libri, mi ha contattato per dirmi che Sivent gli ha chiesto insistentemente di vendergli un libro riguardante informazioni sulle reliquie maledette. Siamo venuti a conoscenza del fatto che mio fratello ha commissionato il furto del "Calice delle Anime" e Bellum si è interessato alla cosa anche perchè, essendo il diretto concorrente di Sivent in ambito commerciale e di potere, non vuole assolutamente che questa reliquia cada in mano ad un soggetto del genere."... Endar si stende sul letto, è molto stanco e chiama vicino a sè il suo corvo che con aria amorevole si poggia sul cuscino di paglia. Il gruppo si avvicina e lo riempie di domande.

In pratica chiedono come fare per trovare il covo dei banditi e recuperare il Calice delle Anime.

Per tutta risposta gli viene detto che c'è una combriccola in città, chiamata "I Figli della Libertà", capitanata da una ragazzina di nome Nekradamus... Ha raggruppato tutti gli orfanelli di Macridi per dargli una possibilità di salvezza dopo che l'orfanotrofio è stato abbandonato. Questi piccoli furfantelli vivono di piccoli furti e insignificanti inganni a discapito dei mercanti più ricchi che vengono immancabilmente derubati di piccole somme solo ed esclusivamente per il proprio sostentamento. Nekradamus può conoscere l' ubicazione del covo dei Banditi perchè pratica del giro dei malviventi della zona.

Endar, però, dice che senza l'aiuto di Bellum non consiglia di prelevare il Calice

Continua :"Il Calice delle Anime è un oggetto molto potente e deve essere isolato per poterlo maneggiare senza che faccia danni. Bellum ha studiato approfonditamente il libro che ne parla ed ha scoperto informazioni molto importanti. Il problema principale è che Bellum manca da Macridi da almeno 3 giorni ma io credo di sapere dove sia".

Il gruppo si stringe attorno al letto di Endar e lo Stregone Draven prende la parola:

"Endar... Ci devi dire dove poter trovare Bellum, sai che è importante... noi siamo qui per prelevare il Calice e portarlo in mani sicure".

Dopo due colpi di tosse Endar riprende a parlare:

"Non so se posso fidarmi di voi ma qualsiasi persona che possa portare lontano dalle mani di mio fratello quella maledetta reliquia... Per me è da aiutare!"... Raccogliendo le ultime forze Endar si tira su, si siede sul letto e finisce col dire "Bellum, ultimamente, era un po' troppo agitato, secondo me aveva scoperto qualcosa di importante ma non me ne ha voluto parlare. Ha con sè una sorta di chiave a stella simile ad un ciondolo che serve per aprire un posto segreto al Tempio della Grande Madre. Dando un occhiata al libro ho potuto capire che in questo tempio è nascosto un oggetto che potrebbe servire allo scopo. Stando con lui ho inteso che era in cerca di un mercenario che di solito, quando passa da queste parti, si stabilizza per non più di 4 giorni su alla vecchia Torre di Guardia diroccata... ad una giornata di cammino da qui" continua "Non ne sono sicuro ma credo voglia ingaggiare il mercenario per recuperare il Calice... Non è una cosa buona, il mercenario non è di certo un tipo raccomandabile, nessuno lo ha mai visto ma da quanto detto non è per niente affidabile!"

Il gruppo decide di prepararsi al breve viaggio per arrivare alla vecchia Torre di Guardia dove, si spera,  provare a trovare Bellum. I cinque eroi tornano alla locanda per prepararsi a partire il mattino seguente.

La notte passa velocemente e di buon mattino i cinque si ritrovano seduti al tavolo per decidere il da farsi.

Partono con i propri cavalli, il viaggio si presenta piuttosto semplice e dopo poche ore scorgono, in lontananza, un affioramento roccioso su una collina... una strada poco visibile si fa largo tra alberi con larghe fronde e rocce segnate dalle intemperie, seguendola dovrebbero arrivare alla vecchia Torre di Guardia.

Una striscia di erba e pietre si stende lungo un ampio pianoro ed in fondo, a circa 300 metri, si staglia la figura di una vecchia rovina, "Si" dice Brenson "Dovremmo essere arrivati"

Avvicinandosi con cautela, alla distanza di circa 200 metri, Tyrion scorge un accampamento proprio nel cortile dei resti della Torre. Sulla stessa due grossi fuochi sono accesi. Il gruppo si avvicina lentamente.

La compagnia si avvicina sempre di più ed arrivata ad una distanza molto vicina si accorge che sulla Torre una figura umana fa la guardia... E' girata verso il lato Nord ed in questo momento sembra non averli visti.

Il posto sembra occupato da pochi uomini, un fuoco da campo è acceso ed una tenda vicino sembra stata montata da pochi giorni.

Sheldon si fa avanti dicendo agli altri di tenere occhi ed orecchie ben aperti. La guardia sulla Torre si gira e si avvicina alla grossa torcia accesa:

"Chi siete!... E cosa ci fate qui!" sbraita l'uomo con un vocione tonante.

La Compagnia si presenta e dice che sta cercando un mercante di nome Bellum... Il tutto senza mezzi termini.

Dalla tenda, imprecando, esce fuori un secondo uomo che sembra ancora pià scontroso del primo:

"Che diavolo volete! Non c'è nessuno qui se non noi... Andatevene prima che mi arrabbi sul serio!"

Sheldon si gira indietro guardando i suoi compagni d' avventura e Tyrion gli fa un cenno, Sheldon si gira di scatto e guarda sul lato sinistro del rudere...

... Con stupore non si era accorto che un grosso cinghiale sellato è legato, con una catena, ad un robusto paletto di metallo. Non sembra minaccioso ma trova strana la cavalcatura in quel contesto.

I due antipatici personaggi non convincono per niente il gruppo degli avventurieri che non perde tempo nel cominciare un botta e risposta che, immancabilmente, finisce in uno scontro quasi inevitabile.

Brenson, scuotendo la testa, pensa "Perchè deve sempre finire così??".

La compagnia sguaina le spade e si prepara allo scontro... I nemici non sembrano per niente contenti della scelta, avrebbero preferito continuare ad oziare.

Brenson parte alla carica e si scaglia contro la guardia appena uscita dalla tenda, dietro di lui Sheldon fa roteare la grossa spada... Non sembra per niente impaurito anzi, è piuttosto incavolato per come ogni volta non si riesca a trovare un compromesso onde evitare lo scontro fisico.

Svolt, con agilità felina, aggira il rudere e sale sul muro dal lato est... Il suo obbiettivo è l' uomo posizionato in alto.

Mentre Sheldon e Brenson si occupano della guardia, Tyrion nota il movimento di Svolt ed allora tiene impegnato il nemico, in alto, con le sue frecce. Draven resta lontano ed osserva quasi divertito la scena ma sempre pronto a scagliare qualche dardo magico.

Svolt sale silenziosamente verso la cima della Torre diroccata tenendo sempre d' occhio il suo bersaglio.

La guardia non resiste sotto i colpi possenti del Guerriero e del Chierico e si accascia a terra col viso insanguinato... La seconda guardia, bersagliata dal Ranger, capisce di aver sottovalutato il gruppo e lancia un lungo fischio intervallato da altri due più corti.

Sheldon sente dei passi pesanti provenire dall' interno della Torre, dopo due secondi sente un rumore sordo come se una botola si aprisse e poi si richiudesse pesantemente... Si prepara al peggio.

Intanto Svolt, sopra di lui, arriva a portata del nemico che, impegnato ad evitare le frecce di Tyrion, non si accorge del Ladro alle sue spalle.

Un terzo nemico arriva dal basso... Dal piano terra della Torre il fischio d' allarme avvisa che c'è bisogno di rinforzi ma....

... Ad attenderlo ci sono Brenson e Sheldon carichi come non mai... l' esito è presto detto, era meglio fosse rimasto rintanato nello scantinato del rudere.

Svolt si scontra con l' ultima sentinella rimasta viva ma non ci mette molto, con l' aiuto di Tyrion riesce a sconfiggere il suo nemico...

.... Letteralmente scaraventandolo giù dal parapetto del passo di ronda.

Il gruppo si riunisce e decide di scendere nello scantinato del rudere. L' ultimo nemico arrivava proprio da li. Speranzoso di trovare Bellum, Sheldon si appresta ad aprire la botola... Si sentono solo dei colpi molto forti battuti su un oggetto metallico...

-------------------------------------------- QUARTA SESSIONE ------------------------------

Tyrion decide di scendere per primo, il suo passo è quasi impercettibile e la sua attenzione è tutta rivolta verso quel suono che si progaga oltre il vano d'entrata.

Arrivato vicino al vano che dà verso il sotterraneo, Tyrion scorge una fievole luce provenire da un grosso stanzone dal soffitto a volte incrociate.

Una volta arrivato all'angolo della scala, Tyrion vede qualcosa che lo lascia interdetto.

Un Grosso energumeno protetto da una spessa armatura pesante è impegnato a scardinare un grande scrigno chiuso da una grossa catena. Al centro della stanza una gabbia metallica funge da prigione per un vecchio uomo conciato molto male. Il prigioniero si accorge del Ranger ma non sembra avere la forza di reagire ma in una sua espressione il Ranger intravvede un leggerissimo barlume di speranza.

Il gruppo raggiunge il Ranger e studia la situazione. Gli spazi non sono enormi e di sicuro la stanza è tutta li, nessun labirinto insidioso. Non dovrebbe essere difficile cogliere di sorpresa il nemico e rimanere coperti in caso di imboscate. L'unica via di entrata e di uscita sembra la botola appena valicata.

L'energumeno continua a colpire pesantemente la catena e sembra non essersi accorto minimamente dei nuovi ospiti. Nella penombra viene identificato da Tyrion come un Mezz'Orco molto possente, i suoi muscoli pieni di cicatrici lo identificano come un combattente grezzo e resistente.

Brenson non ci pensa due volte e attacca alle spalle il grosso Mezz'Orco, una carica davvero devastante che costringe il nemico ad inginocchiarsi sotto un durissimo colpo alla schiena. Il prigioniero sembra destarsi ma Draven e Svolt capiscono che è in condizioni critiche.

Svolt studia la situazione e capisce che la gabbia è sorretta da una grossa catena appesa al soffitto. Una sorta di carrucola devia la stessa ad un ingranaggio sul muro, vicino ad una colonna di sostegno.

Tyrion colpisce il Mezz'Orco millimetricamente con un paio di freccie ben assestate nonostante l' ingaggio con Brenson. Draven si prepara ad illuminare le volte dello stanzone con uno dei suoi dardi magici.

 Il Guerriero, Sheldon, decide di scagliarsi contro il nemico a discapito della linea di mira trovata da Tyrion.

Il prigioniero sembra svenire, non c'è più tempo, Svolt si lancia verso la gabbia e passa una pozione di cura ferite per cercare di farlo riprendere un po', dopodichè si fionda sul marchingegno e studia come poter alzare la gabbia. Il prigioniero beve con avidità la pozione e sembra riprendersi leggermente.

Finalmente il Mezz'Orco sembra cedere sotto i colpi degli avventurieri anche con l' aiuto di un dardo magico di Draven. 

Svolt riesce a capire il funzionamento del meccanismo che permette al prigioniero di essere liberato. La gabbia metallica comincia ad alzarsi tra lo sfregare di ferraglia ed il classico tintinnio degli anelli che compongono la grossa catena.

La situazione si normalizza, dopo aver sconfitto il Mezz'Orco, il gruppo vuole delle risposte e le vuole subito. Questa storia ha avuto troppi lati bui e troppi silenzi ancora da svelare.

Il prigioniero è Bellum, il mercante di tomi di Macridi, eterno rivale di Sivent in ambito commerciale. Aveva capito i piani del suo antagonista e in un primo momento voleva solo fermarlo cercando aiuto tra i suoi amici più fedeli, poi la situazione peggiorò ed allora decise di rivolgersi al fratello di Sivent, Endar, ma aveva capito che era sorvegliato da qualcuno che avrebbe potuto creare problemi e ancor peggio, fargli del male.

Bellum continua a spiegare che dovette passare molto tempo su un tomo dove trovò moltissime informazioni riguardanti la "Reliquia Nera" appunto, il cosìdetto "Calice delle Anime". Capii che il potere di questo oggetto andava oltre l'umana comprensione e per questo, un pensiero sempre più martellante, cominciava a farsi largo nella sua mente. Cominciava a desiderare il potere.

Decise di contattare un mercenario che aveva già ingaggiato mesi fa, il Mezz'Orco ormai privo di vita steso sul pavimento, ma quando gli disse che voleva recuperara il Calice, decise di prendersi il compenso e poi imprigionarlo per darsela a gambe. Secondo lui il gioco non valeva la candela, conosceva il nuovo proprietario della "Reliquia Nera" ed aveva sentito dire che il controllo della stessa gli era sfuggito di mano. Un ingaggio troppo pericoloso.

Il gruppo di avvenutrieri capiscono che il Calice, per essere recuperato, ha bisogno di un contenitore magico custodito sotto il "Tempio della Grande Madre", una rovina di un antico tempio ad un giorno di viaggio da Macridi. Questo contenitore, Bellum, cercò di recuperarlo grazie ad un ciondolo che funge da chiave per i sotterranei delle rovine ma Nedo, uno stregone molto potente, gli aveva sempre negato l'accesso al Tempio per ovvi motivi di pericolosità.

I nostri eroi ora hanno le idee chiare. Bellum si convince che l' unica via per recuperare il Calice sono proprio le persone che lo hanno appena liberato. Da solo non è in grado di poter controllare la situazione. Si presta gentilmente ad accompagnarli al Tempio per poter convincere Nedo a farli passare, forse con loro verrà ascoltato.

Il Gruppo torna a Macridi insieme a Bellum e riposa per tutta la notte alla locanda della "Torre D'Oro", decide di partire con il giorno per arrivare al tempio verso il pomeriggio inoltrato, Bellum si presta a fare da guida.

Il viaggio passa tranquillamente, la brezza primaverile è una dolce carezza, ed il gruppo sembra essere tranquillo. Tyrion scorge, da lontano, i primi ruderi del tempio. Dopo pochi minuti la compagnia si ferma a circa 300 metri dalle rovine.

Il Tempio si presenta come un'enorme Torre diroccata. Una struttura apparentemente abbandonata dove ricordi di vecchi riti magici sembrano potersi aggrappare alle mura possenti ed usurate dal tempo.

Draven intravvede una tenda ed un fuoco acceso al centro delle rovine. Bellum dice che quella non è la tenda di Nedo, la situazione comincia a farsi sospetta.

Gli avventurieri si avvicinano con molta prudenza e Sheldon avvista qualcosa che non avrebbe voluto vedere...

... un Cinghiale sellato, poco lontano, sta cercando del cibo tra la terra della zona. Il presentimento è comune a tutto il gruppo, Nedo non si vede e sicuramente sgradite compagnie potrebbero farsi avanti da un momento all'altro.

Guardando attentamente la compagnia avvista anche una seconda tenda ma in quel momento una freccia si pianta sulla coscia di Sheldon che urla dal dolore. Piegandosi su un ginocchio grida indicando il piano superirore del rudere "Un lurido Orco armato di arco!! Lassù!!"

Un grosso Orco, protetto da un' armatura di cuoio borchiata, viene visto dal resto della compagnia. Bellum si tiene a distanza mentre il resto del gruppo cerca di capire come reagire all' attacco a sorpresa.

Le cose si mettono molto male, un altro Orco, armato con due grosse mannaie, si palesa su un rudere poco lontano. Il suo sguardo truce evidenzia la sete di sangue che pervade, come un brivido, i nervi di Bellum, non di certo abituato a questo tipo di incontri. 

Ora la scena dello scontro è un po' più chiara e la compagnia riesce a capire come organizzarsi

A Tyrion bastano 2 frecce per far cadere la sentinella al primo piano mentre Brenson si scaglia sul malcapitato ancora agonizzante. Svolt decide di deviare alla destra delle rovine, nello stesso istante Sheldon si fionda alla sinistra, dietro gli alberi, per andare a scontrarsi con il secondo Orco armato di mannaie.

Quasi stupito, il Guerriero, capisce di non essere stato notato dal vicino Orco che si presta a caricare il Chierico Brenson. Ma non tutte le fortune possono arrivare allo stesso momento...

... Un altro Orco, ben più arrabbiato, si sta dirigendo verso il Tempio e, ovviamente, Sheldon non crede abbia voglia di risolvere la questione in modo civile.

Brenson affronta, con il suo solito coraggio, l' Orco armato di mannaie mentre Tyrion controlla la situazione a distanza, Svolt decide di mettere in azione il suo piano.

L'Halfling, sfruttando le ombre delle rovine, con passo leggero attraversa il prato e costeggia le mura esterne. Non e convinto... Se ci sono due tende devono esserci più nemici e, molto probabilmente, si stanno nascondendo per poterli attaccare di sorpresa.

Sempre più indeciso decide di scavalcare una finestra e con agilità si piazza sulla passatoia ma con la coda dell' occhio...

... Riesce ad intravvedere un grosso Orco corazzato che si era, probabilmente, nascosto tra le casse vicino al cinghiale. Ha in mano due pesanti ascie che maneggia come fossero coltelli da cucina. Svolt, in questa occasione, pensa proprio di aver avuto fortuna nel trovarsi dalla parte opposta del muro. Sicuramente un incontro ravvicinato con quel colosso avrebbe messo a dura prova la sua agilità nello schivare i colpi.

L' Orco corazzato non ci pensa due volte e torna indietro per poter attaccare l' Halfling in corpo a corpo. Svolt non cade nel tranello e, tenendosi a debita distanza, comincia a bersagliarlo con i dardi della sua piccola balestra.

Mentre Svolt è impegnato con uno dei suoi più grossi nemici degli ultimi tempi, Sheldon se la deve vedere con un Orco che sa come si usano i coltellacci, lo scontro non dura moltissimo ma il Guerriero è abbastanza provato.

Brenson, aiutato anche dai dardi magici di Draven, riesce a districarsi dal suo nemico e correre in aiuto di Sheldon che nel frattempo si è dovuto difendere da un altro Orco sbucato dal nulla alle sue spalle.

I colpi non si risparmiano ed i due avventurieri sembrano quasi eccitati dagli scontri più difficili. Bellum, a questo punto, non sa più dove nascondersi e soprattutto non sa se aver più paura degli Orchi o dei suoi nuovi "amici".

Svolt viene aiutato da Tyrion e Draven che, posizionandosi in punti strategici, riescono a colpire l' Orco corazzato senza rischiare troppo la pelle.

Il supporto di Brenson arriva appena in tempo, Svolt è alle corde e Tyrion cominciava a spazientirsi, il colosso corazzato non voleva saperne di andare giu.

Dopo una ricerca nei paraggi, finalmente il gruppo può riposarsi attorno al fuoco. Nedo non si trova e Bellum spera sia scappato per l' arrivo della banda di Orchi.

Il Gruppo decide di passare la notte al tempio e, l' indomani mattina...

... Scendere, finalmente, nelle segrete delle rovine e cercare il contenitore adatto a rinchiudere il potere del Calice delle Anime.

 

------------------------------------- FINE SECONDA PARTE --------------------------------

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