Fako, l'autore di questo tutorial, è il primo classificato nella categoria "Elemento scenico Storico" 2012.
Il suo procedimento di costruzione non è classico ma si spinge oltre incidendo sia gesso che polistirene.Seguiamolo in questo corposo ed interessante passo - passo. tag heuer replica relojes
Premessa:
ho in mente una torre modulare, nel senso che sia "sezionabile" per piani come è normale che sia per una torre giocabile, ma ho anche in mente di lasciare le pareti verticali del piano terra "rimovibili" per poter utilizzare il lavoro che realizzerò sul quel "livello".
Inoltre mi permette di utilizzare la torre come porta carraia nel caso la volessi affiancare al Castello, o come edificio generico "tipo mercato".
Contesto:
la torre di cui stiamo parlando ha una prima edificazione databile intorno alla metà del 1300 e dei rimaneggiamenti successivi.
Il contesto è quello Lombardo, che fa uso massiccio di Laterizi, e soprattutto è un presidio militare, dunque condenserà nelle sue strutture la necessità di essere resistente e difficilmente conquiestabile.
Sviluppo:
La torre, avrà due accessi, pedonale e carrabile, oltre i quali si transiterà in una stanza (unica) per uscirne dall'altro lato.
Iil primo piano è occupato dalla guarnigione (basteranno 2 soldati per governare la torre), anche questo è un unico locale con la parte "tecnica" della torre. Il baluardo difensivo.
Finalmente si parte con i nostri archi a sesto acuto. Ho preparato un master in polistirene e stucco inciso ad 1/4 di volta. Ho realizzato uno stampo a pozzo monovalva per riuscire a realizzare quanto sotto
Le volte sono state assemblate in questo modo
Ci sono le "semivele", la metà di arco semplice, e le colonne
giusto per rendersi conto delle dimensioni dell'insieme:
Ho montato la prima fila (e mezza) di volte. Il tutto è montato sui pilastri bloccati su un bel foglietto di plexiglass (semplicemente ce l'avevo in casa non ci sono scelte particolari dietro)
Dopo 16 stampate il risultato lo vedete sotto:
Le volte sono incollate, mentre appoggiano giusto per la foto sulle colonne sottostanti (come si vede da questa immagine )
Devo incollare giusto 3 sezioni ma da qui si riesce a vedere che ho previsto un arco tra ogni volta (leggermente più piccolo) questo per rispettare i canoni ingenieristici medioevali, che frapponevano tra le volte degli archi per irrobustire la struttura, e spezzare la linea di tensione sui pilastri.
Ecco come appare guardando dal lato "incompleto"
A parte le volte, si vedono meglio le colonne, e la pavimentazone, fatta su due carreggiate (una per volta), in mezzo ho messo invece una pavimentazione "neutra"
Qui sopra si possono notare le effettive dimensioni con miniature da 30 mm ( scala 1:56 )
E infine, con il cavalliere e la lancia, ci sta bello comodo
Passo alla costruzione della parte alta della "Torre della Dogana" utilizzando dei fogli di polistirene tagliati in spessori da 1 cm ( utilizzate una lama a caldo verticale o orizzontale a banchetto ).
Le scanalature interne le ho fatte con un cutter
faccio sempre delle prove di montaggio a secco
Probabilmente qualcuno di voi si chiederà "Come mai mettere una torre davanti a un portico?"
Risposta: "c'è di mezzo un ponte levatoio"
Ho deciso di fare un modello di ponte levatoio evoluto, il non plus ultra tecnologico del rinascimento. Il ponte levatoio manovrable da un solo armigero grazie al sistema autobilanciato con le travi superiori.
ok, bando alle ciance:
Strumenti per l'incisione
Incisione degli interni e prova di incollaggio (e colore di fondo per vedere come è venuto il lavoro)
Trave con particolare delle cerniere e ponte levatoio, ovviamente è tutto mobile!
Ecco qua sotto la parte superiore della torre, con le aperture per il ponte levatoio.
La muratura è stata texturizzata praticamente tutta in laterizio, pesa di meno e da dunque meno problemi strutturali
Visione dall'interno, questo lato resterà praticamente aperto, ci sarà un piano intermedio a servizio delle altre due feritorie.
Questa è una versione con il ponte levatoio chiuso. I bolzoni (i legni del bilanciere) rientrano all'interno della torre, a questo punto da fuori non ci sono appigli di nessun genere per riaprire il ponte.
Siamo arrivati quasi alla cima, e spuntano le merlature:
Le merlature in questo caso sono composte da 2 mezzi, uno interno che appoggia sul "pavimento", e uno esterno che avrà i beccatelli e i piombatoi.
Come vedete (intravedete) dalla foto sopra, i piombatoi saranno fisicamente aperti: dopo il ponte levatoio tutto deve funzionare a dovere! Sebbene tecnicamente mi sia preso la libertà di fare un canale di scolo obliquo prima della caduta a piombo.
Il tutto è ancora appoggiato o meglio spillato con un chiodino. Si intravede la lavorazione: la parte interna è intera, le parti esterne invece sono a pezzi di 4 cm (alto/basso) perchè mi permette una lavorazione più semplice. Fatto sta che i beccatelli vanno rifiniti per bene, così mi piace il design ma non la finitura.
Le prossime foto sono del lavoro in stadio avanzato di pittura. Le torri dovrano essere due che si uniranno per un doppio passaggio Doganale con 2 ponti levatoi.
Per la colorazione ho cominciato con una base nera molto liquida per poi passare a vari toni di rosso mattone lumeggiatu con drybrush sui toni più chiari. Le lavature per le ombraggiature sono state passate prima delle caratteristiche zone umide di muschio verde. Il grigio delle pietre è stato dipinti contemporaneamente al rosso mattone del laterizio.
Qui sopra la seconda torre in costruzione mentre il passaggio sottostante con le volte a crociera si è visto piazzare sopra una pavimentazione a piastrelloni texture in pietra.
Nella foto sopra si può notare come il colonnato con volte a crociera funga da base per tutte e due le torri doganali.
Le merlature "basse" sono pezzi accostati tra loro, verranno "vincolati" con del patafix, la loro vocazione è rimanere assolutamente "mobili" per essere utilizzati in più contesti
Ecco, qui sotto, l funzionamento dei ponti levatoi.
Partiamo dal ponte aperto:
Come dicevo, i bolzoni sono collegati tra loro, e ci sono dei contrappesi, nella realtà variavano dalle verghe di ferro a sacchi di sabbia.
Questa è presa dalla parte interna, la porta è chiusa il bilanciere è ruotato con un angolo di 90 gradi e va a chiudere contro la parete verticale.
Qui sopra si vedono le fessure del piano superiore e della facciata che accolgono i bolzoni di prima.
Sotto le cerniere (3 per ogni bolzone, e 6 per il ponte)
La "Torre della Dogana" è finita, di seguito le foto di rito.
Sotto il frontale a porte chiuse, ho deciso da subito di fare le due torri differenti come a significare un progressivo ampliarsi della strurrura difensiva, e soprattutto per variare le composizioni del lavoro, per stancare meno chi osserva alla fine ci sono 2 tipi di materiale: mattone e pietra in tutto il lavoro.
Ecco una targhetta con il confine
Ho pensato che un punto di interesse fosse il ponte. Dunque oltre a fare la parte meccanica così come si deve, ho anche pensato alla funzionalità: un bel gancio per appendere la corda, sia da aperto che da chiuso.
Ecco, una volta aperto, il caldo abbraccio delle volte.
Qui il lato sinistro, la torre ha le feritoie, una aggiunta successiva dei costruttori.
Il quarto posteriore, in cui si vede il largo spazio a disposizione delle guardie. bastano 2 uomini per gestire le porte, ma la guarnigione tipica tra uomini in servizio e resto del monto è di 5-6 uomini.
Folla...
Volo d'uccello, da li sopra si gode di una bella vista
Metto questa foto un pò insipida per farvi vedere uno degli utilizzi del pavimento che ho creato tempo fa. l'ho voluto un pò invecchiato e bisunto..
Spero iltutto sia stato di vostro gradimento e che abbiate trovato il lavoro interessante.
... by fako